Macchine da scrivere giapponesi, XX secolo (Giappone)
La Toshiba (esposta qui al Museo), uscita nel 1940, fu probabilmente la prima macchina da scrivere giapponese veramente pratica perché i progettisti ebbero l’idea ingegnosa di disporre i caratteri lungo strisce orizzontali attorno ad un tamburo rotante, e di selezionarli con un puntatore simile a quello delle macchine da scrivere a indice, permettendo di utilizzare la macchina con relativa facilità e senza dover seguire dei corsi di formazione specialistica. Quando si preme il tasto di stampa sulla Toshiba, la striscia di caratteri viene spinta verso l’alto dal cilindro e il martelletto si sposta al centro per stampare il carattere sulla carta. La prima macchina da scrivere Toshiba, con una capacità di 630 caratteri in totale, fu utilizzata principalmente dall’esercito giapponese durante la seconda guerra mondiale. In totale ne furono prodotte circa 2.000 unità. Nel 1946 Toshiba introdusse un nuovo modello con 1172 caratteri giapponesi e cinesi. Nel 1955 Toshiba cambiò rotta e introdusse macchine da scrivere con tastiera “in stile occidentale” che utilizzavano i 48 caratteri giapponesi principali. Qui nel Museo è esposto anche un raro modello del 1954 di una macchina da scrivere giapponese a “tastiera occidentale” chiamata Aspeed.