La Mignon e le macchine da scrivere a indice eropee, XX secolo (Europa)

 La tedesca Mignon è la macchina da scrivere a indice di maggior successo della storia. Introdotta per la prima volta nel 1903, non è ovviamente la prima macchina da scrivere a indice europea, ma è forse l’unico esempio di macchina indice che è riuscita a intaccare il mercato delle macchine a tastiera. La macchina ebbe così tanto successo che fu prodotta per quasi trent’anni. Qui al museo sono esposti sia modelli di inizio produzione (tra cui il più antico è la Mignon 2 rossa), sia modelli successivi.

La Mignon fu ideata da Friedrich Heinrich Philipp Franz von Hefner-Alteneck e Louis Sell. Si tratta di una macchina dalla meccanica semplice e funzionale, che permetteva di scrivere con rapidità e con la stessa qualità delle migliori macchine a tastiera dello stesso periodo. La macchina combinava un indice quadrato, simile a quello della prima macchina da scrivere a indice (la Hall del 1881, anch’essa esposta qui al Museo), e un cilindro portacaratteri rotante simile a quello della Crandall (altra macchina esposta qui al Museo). Il cilindro era ovviamente intercambiabile, quindi cambiando cilindro portacaratteri e indice di carta la Mignon poteva scrivere non solo in qualsiasi formato ma anche in qualsiasi lingua del mondo. La macchina fu infatti commercializzata anche in paesi a lingua ebraica, sotto il nome di Yu-Ess.

Come detto, la Mignon non fu né la prima né tantomeno l’unica macchina da scrivere a indice europea. Altre macchine esposte qui al Museo includono la francese Virotyp del 1914, le tedesche Geniatus del 1928, Gerda del 1919 e Picht del 1907 (che aveva sia l’indice normale, sia l’indice braille per i non vedenti), e l’italianissima Taurus del 1908. Al Museo è anche esposto un’esemplare della macchina tedesca Carissima del 1934, che oltre alla peculiarità di essere costruita interamente in bachelite, rappresenta anche un pezzo di rilevanza storica essendo l’ultima macchina da scrivere a indice prodotta commercialmente.